7 febbraio 2020

Giornata Nazionale Contro il Bullismo e il Cyberbullismo a Scuola


fonte ScuolaZoo.com

Il bullismo e il cyberbullismo non sono una cosa da sottovalutare. 
Sono sempre di più i ragazzi che, giorno dopo giorno, vengono presi in giro, derisi o picchiati da altri compagni di classe o coetanei per i motivi più disparati: qualche chilo di troppo, un po’ di timidezza o anche il colore della pelle. 
Se, e quando, si è vittime di bullismo sembra che tutto il mondo sia contro di voi, che nessuno possa capirvi, nemmeno i vostri genitori, e, soprattutto, che non ci sia via d’uscita. 
Invece non è così: superare il bullismo o il cyberbullismo, contrastare i bulli e avere la vostra rivalsa è possibile. 
Basta solo sapere cosa fare e come reagire senza farsi prevaricare ed evitando spiacevoli conseguenze e come aiutare chi è vittima di bullismo. 


Bullismo verbale a scuola: come reagire 
Al bullismo e al cyberbullismo bisogna rispondere reagendo, ma come? Ecco alcuni consigli su come difendersi dai bulli a scuola se siete vittime di bullismo.
  • Sono solo parole. Per quanto vi possano fare male non sono nulla di più. Dovete ricordarvelo sempre!
  • Se si tratta di episodi di bullismo a scuola dovete segnalare questa cosa ai professori. Loro infatti sono degli alleati, anche se magari vi hanno dato dei brutti voti. Trovate fra i vostri professori chi vi ispira maggiore fiducia e chiedetegli un incontro privato magari alla fine della lezione. A quel punto, non dovete avere timore o vergogna di raccontare al professore ciò che sta succedendo, loro sanno come intervenire per aiutarvi. Chiedete magari al vostro prof di non dire espressamente che vi siete lamentati, per non acuire il vortice di prese in giro, ma cercate insieme una tecnica per far smettere gli attacchi verbali.
  • Non abbiate paura di sfogarvi in merito a questo problema con i vostri genitori: vi vogliono bene e sperano che voi siate felici quindi, raccontare loro che siete vittime di bullismo è un passo per superare questi attacchi verbali e cercare di vedere il tutto sotto una prospettiva diversa.
  • Le parole cattive che i bulli usano contro di voi, ricordatevi, sono una loro forma di debolezza. Sono loro, i bulli, che sono insicuri e vi attaccano per sentirsi più forti: voi non avete niente che non va.

Bullismo in classe: cosa fare se vi hanno picchiato
Purtroppo il bullismo non è solo un attacco verbale e, spesso, i bulli non si limitano ad insultarvi a parole: può succedere infatti che vi mettano in mezzo ad una rissa per picchiarvi. Vediamo come difendersi dai bulli in questo caso:
  • Per prima cosa sappiate che è un fatto gravissimo e che, in nessun modo, ve lo siete meritati. I bulli potranno dirvi che quei pugni ve li siete presi perché siete stupidi, o perché non avete carattere: beh, sappiate che non è così e che in questo caso dovete immediatamente allertare i professori e i vostri genitori. Senza vergogna.
  • Essere picchiati fa male non solo fisicamente, ma anche psicologicamente perché vi fa sentire insicuri e vulnerabili, chiedere quindi aiuto è un passaggio cruciale per far smettere questi attacchi. Questo è bullismo a tutti gli effetti e voi siete delle vittime, ma non dovete considerarvi deboli per questo: i bulli vi hanno preso di mira per un motivo qualsiasi e, ve lo assicuriamo, senza alcun senso.
  • Se siete stati picchiati quindi per prima cosa chiamate un adulto: che sia un professore se siete a scuola, i genitori o un passante se vi trovate in giro o per la strada di casa. Fatevi medicare e poi raccontate tutta la verità sull’accaduto. Non abbiate paura di dire ciò che vi è successo, sia a scuola che a casa sanno come prendersi cura di voi ed evitare ritorsioni. Denunciare gli atti di bullismo, anche alla Polizia, è importantissimo per fermare eventuali attacchi futuri contro di voi o contro un altro ragazzo.


Bullismo a scuola: come intervenire se un vostro compagno di classe ne è vittima
Ad essere attaccati dai bulli potreste non essere voi in prima persona, ma un vostro compagno di classe o amico che magari, per paura di ritorsioni o per evitare di essere preso in giro ancora di più, non sta raccontando a nessuno cosa gli sta succedendo. Se voi ve ne siete accorti non potete (e non dovete) rimanere indifferenti! Provate come prima cosa a parlare con lui e a fargli capire che non può restare in questa condizione a lungo, spronatelo a raccontare ciò che sta vivendo a un professore o ai suoi genitori.
Se proprio non ne vuole sapere, sappiate che dovete intervenire voi. Non state tradendo la sua fiducia: state facendo la cosa giusta per aiutarlo. Tacere un episodio di bullismo o di cyberbullismo è come essere complice dei bulli e non è proprio quello che volete. Quindi parlate con un professore di cui vi fidate, raccontategli ciò che sta capitando al vostro amico e cercate, insieme, il modo migliore per aiutarlo. Se non vi sentite di chiamare direttamente i genitori del vostro compagno di classe non preoccupatevi, valuterà il professore se e quando contattarli per comunicare loro cosa sta succedendo a scuola.


Genitori e professori: come possono aiutarvi ad affrontare il bullismo
Lo sappiamo: quando siete ragazzi chiedere aiuto ai professori o ai genitori può farvi pensare di essere deboli, ma non sempre si è in grado di cavarsela da soli. Soprattutto se siete vittime di bullismo.
Le cattiverie e gli attacchi che i bulli possono fare contro di voi, magari inizialmente riuscirete anche a gestirli, ma in realtà il rischio è che, lentamente, finiate in un vortice da cui non sapete come uscire. Che siano attacchi verbali o peggio, attacchi fisici, gli adulti sono vostri alleati. Non importa se avete litigato con i vostri genitori la sera prima, o se il vostro professore preferito vi ha dato un brutto voto nel compito in classe: se siete vittime di bullismo tutto passa in secondo piano e l’unica cosa che conta è aiutarvi a superare questo problema.
Dovete fidarvi di loro, fargli capire come vi sentite, spiegargli cosa vi sta succedendo e insieme potrete trovare la soluzione a questo problema.

Numero verde contro il bullismo: chi chiamare e a chi rivolgersi
Se proprio non ve la sentite di parlare con qualcuno che vi conosce in merito a ciò che state vivendo, sappiate che ci sono delle linee telefoniche e dei siti di associazioni locali che offrono assistenza alle vittime di bullismo. Sarete protetti dall’anonimato e potrete chiedere agli esperti che vi risponderanno cosa fare in situazioni critiche: l’importante è che voi chiediate aiuto e che siate disposti a farvi sostenere dagli adulti che, su tante cose sono molto distanti da voi, è vero, ma sono al vostro fianco nella lotta al bullismo. Ecco il numero che potete chiamare se avete bisogno di aiuto oltre alle associazioni locali della vostra città:
  • Telefono Azzurro: da tantissimi anni gli operatori del Telefono Azzurro sono al fianco dei bambini e dei ragazzi vittime di violenze di ogni tipo, bullismo compreso. C’è un sito che potete consultare http://www.azzurro.it/ e il numero da chiamare è 19696.
 
Si parla tanto di bullismo, ma chi sono i bulli?
Le tipologie di bulli che possiamo trovare a scuola, infatti, sono diverse e quello che possiamo fare per evitare che noi o altri compagni ne siano vittime è cercare di identificarli, starne alla larga (se possibile) e capire eventualmente come non avere paura di loro. L’arma migliore per combattere il bullismo ed essere un gradino più in su di tutti i bulletti della scuola è una bella smontata!

Chi sono le stupide BB, riconoscile e smontale
Partiamo dal loro atteggiamento in pubblico: le stupide BB tendono a muoversi in branco. Raramente si muovono da sole e il loro scopo nella vita è uno solo: schifare tutto ciò che ronza intorno a patto che questo non sia firmato. In altre parole: indossi una felpa normalissima? Otterrai un’espressione di disgusto. Vieni in classe con i capi firmati dalla testa ai piedi come un manichino? Allora sei ammesso. Passiamo al secondo tratto tipico delle stupide BB: la nutrizione. Di solito, questa specie di bulli tende a non assumere più di 22 calorie al giorno. Per questo motivo, potrebbero risultare simili a delle gazzelle, subdole e agili. E, di solito, si ha la (s)fortuna di sapere di cosa si nutrono perché tutti gli avocado toast e i piatti ipocalorici vanno a finire in una story su Instagram.
Dopo la descrizione avete capito di quale specie di bulli parliamo e di che tipo di ragazze sono le Stupide BB. Le abbiamo osservate e identificate. Adesso vi sveleremo i segreti che si nascondono dietro quel corpo ligneo coperto da vestiti firmati: la stupida BB non è mai sola, altrimenti diventerebbe vulnerabile senza l’appoggio delle sue simili. Tutto il trucco che mette in viso, oltre a coprire normalissime imperfezioni, non serve altro che a mascherare la sua bassa autostima. La stupida BB non ha amiche: apri gli occhi! Tutte quelle che ha intorno non sono altro che socie in affari: basta qualche atteggiamento fuori posto e le gireranno le spalle. Vedete? La stupida BB non è lontana da voi, ragazzi normalissimi, pieni di paure, incertezze e sogni! Ed ecco come ve le abbiamo smontate!

Identikit dei figli di papà, riconoscili e smontali
Coloro che pensano di esser scesi dall’Olimpo per essere ammirati, quei ragazzi che, montati come una torre di sabbia, non vedono altro che loro stessi e la loro ricchezza e che, per stare con i piedi per terra, dovrebbero portare dei pesi che contrastano il loro smisurato ego.
Vedete all’orizzonte una persona che indossa degli airpods, nelle mani ha le chiavi di un’auto che profuma ancora di nuovo ed è tirata a lucido, come neanche il pavimento di Versailles? Man mano che cammina scruta il mondo intorno a sé dall’alto in basso, dietro le lenti oscurate degli occhiali, come Anna Wintour durante le sfilate di alta moda a Parigi? Mentre si accinge al banco pensa di esser illuminato da un bagliore di luce e pavoneggia tra le Stupide BB, sue amichette, per far crescere ancora di più il suo ego? È lui: il figlio di papà di razza pura, con tutti i suoi vizi che gli fanno da aurea mistica. Ora scoprite come smontarlo!
Come le Stupide BB, i figli di papà non sono altro che una montatura fatta di beni materiali: l’amore, l’amicizia e tutti i valori che non si acquistano con il denaro non fanno parte dei loro possedimenti. Mettono loro stessi in piccoli oggetti che, se sottratti, lo faranno impazzire. È un po’ come Voldemort e i suoi Horcrux. Nel telefono, nella macchina, negli occhiali firmati del figlio di papà ripone tutto il suo amore perché (forse) non ha altro modo per riceverlo. Infatti, privato dei suoi beni materiali, il figlio di papà non è altro che un bambino capriccioso e solo, a cui mancano le carezze della mamma e il vero affetto del papà. Vale la pena aver paura di uno così e farsi mettere i piedi in testa? Assolutamente no!

Chi sono le Wannabe, i loro tratti distintivi e come smontarle
Sono lupi solitari ma hanno una lingua biforcuta come delle serpi. Sono una categoria più ristretta di bulli ma, per quanto pochi, la loro cattiveria può pareggiare quella delle Stupide BB e dei figli di papà. Facciamo un breve ripasso di antropologia: i Wannabe sono una specie che brancola nel buio, non sono facili da essere identificati e, di solito, si muovono da soli. La loro “forza”? Un’arma potentissima: una lingua biforcuta che frusta e ferisce con parole acide e cariche di cattiveria. Non fatevi ingannare dal fatto che i Wannabe agiscono da soli: dentro loro stessi covano un vulcano di rabbia, pronto ad eruttare senza freni e a tramutarsi in parole mirate a ferire l’altro. Diciamo che tra una biscia e un Wannabe, il secondo potrebbe essere molto più pungente. Ma come smontare dei bulli così contorti? Beh, anche loro hanno un punto debole!
La loro lingua biforcuta e l’alito puzzolente di acido potrebbe farvi paura ma non è così: la loro rabbia non è altro che la loro più grande debolezza. Hanno paura, come un po’ tutti, di non riuscire a realizzare i loro sogni. E cosa fanno? Invece di rimboccarsi le maniche, iniziano a sputare parole cattive gratuitamente. Per smontarli non dovete fare altro che dar loro una bella svegliata: basta far capire che il mondo non gira intorno a loro e che, trovandovi tutti sulla stessa barca delle incertezze, è più saggio fare gruppo e unirsi che stare da soli e diventare degli acidi Wannabe!

Gli hater: riconoscili e smontali
Per smontare gli hater bisogna prima identificarli: ogni tipo di bulli ha infatti le proprie caratteristiche ed agisce in modi diversi. Con il nostro identikit per riconoscere gli hater non ve ne sfuggirà nemmeno uno.
La rete è il regno dell’hater: questo tipo di bullo che agisce solo ed esclusivamente tramite internet, quindi con il cyberbullismo ed i social sono i suoi siti preferiti. La sua arma principale è la tastiera dello smartphone o del computer che usa per scrivere commenti e messaggi minacciosi o denigratori da inviare alle vittime per bullizzarle.
Un’altra delle caratteristiche tipi che dell’hater è che agisce in solitaria. Questo è dovuto al fatto che, molto spesso, è isolato anche nella realtà, il che spiega il motivo per cui bullizza gli altri: è invidioso delle sue vittime. Sul web riesce si crea un’identità parallela, a volte infatti sfrutta l’anonimato o profili falsi per non farsi riconoscere e sfogare indisturbato le sue frustrazioni contro le persone che decide di bullizzare, senza però rendersi conto di quanto le sue parole possano ferire chi sta dall’altra parte dello schermo.
Ora che vi è chiaro che tipo di bulli sono gli hater scopriamo come smontarli. Se venite attaccati con un messaggio o un commento, per quanto la tentazione sia forte, non rispondete: l’indifferenza è un’arma potentissima contro gli hater. Dando attenzioni al bullo aumentereste la sua autostima spingendolo a continuare a darvi fastidio, mentre insultandolo a vostra volta vi abbassereste al livello del bullo.
Se questo rimedio contro non dovesse bastare, non esitate a segnalare i messaggi diffamatori con le apposite procedure e a bloccare il profilo dell’hater, in modo tale che non sia più in grado di contattarvi né di bullizzarvi.
Ricordatevi che senza giga o wi-fi l’hater non è altro che un ragazzo solo. Voilà: gli hater sono appena stati smontati!

Identikit dello stalker e come smontarlo
La prima cosa da fare per smontare gli stalker è saperli riconoscere. Innanzitutto lo stalker bullizza le sue vittime da solo, raramente agisce insieme ad altri bulli formando un “branco”. L’azione di bullismo tipica dello stalker è quella di seguire la vittima: non si parla solo di pedinamenti fisici, ma anche minacce o attenzioni indesiderate che potrebbero far sentire a disagio la persona a cui sono rivolte. Gli stalker infatti sviluppano una specie di ossessione nei confronti di chi bullizza, ma non sempre si rendono conto di esagerare arrivando addirittura a spaventare l’altro a furia di stargli addosso.
Nel difendersi dagli atti di bullismo la cosa importante è trovare il mezzo più adatto per proteggersi senza ferire a propria volta il bullo né abbassandosi al suo livello. Nel caso degli stalker affrontarli è la soluzione migliore, ma mai da soli. Fatevi accompagnare da un gruppo di amici e dite con gentilezza allo stalker che le sue attenzioni eccessive vi mettono a disagio. Del resto non è detto che abbiano avuto quel comportamento con l’intenzione di ferirvi: non è raro che lo stalker segua qualcuno perché si è preso una cotta per la propria vittima o vorrebbe semplicemente averla come amica. Molti di loro sono semplicemente ragazzi troppo timidi ed insicuri per parlarvi o fare la prima mossa che tentano di avere un stabilire in contatto in altri modi.
Se conoscete qualcuno che è vittima di stalking, si sente oppresso dal suo bullo e ha paura che possa attaccarlo non appena si trova da solo, suggeritegli di parlarne con i professori ed i genitori per risolvere la situazione prima che sia troppo tardi.

Individua gli Harvey Dent e smontali
Meglio conosciuto come Due Facce, l’Harvey Dent è ancora più complesso da inquadrare perché si attacca come una cozza anche agli altri gruppi di bulli, come i figli di papà e le Stupide BB e cerca di vivere della loro fama manipolando i più deboli.
Spolveriamo un attimo la storia di Batman: il Cavaliere Oscuro di Gotham ha numerosi nemici e, uno di questi, è Harvey Dent, per gli amici, Due Facce. Viene chiamato così perché ha letteralmente due facce: una integra e normale e l’altra sfigurata a seguito di un incidente che lo ha fatto schierare tra le file dei cattivi. Nel nostro caso, il Due Facce o Harvey Dent è il bulletto che ha due personalità: una affabile e amichevole, un’altra subdola e meschina. Questa categoria di bulli sono pericolosi sia per i comuni mortali che per i bulli stessi perché vedono tutti come delle persone da sfruttare. Harvey Dent è amico di tutti perché deve approfittarsi di chi è sopra di lui, vivendo di luce riflessa, tendendo a manipolare chi è sotto di lui, approfittando dei punti deboli. Se siete carini con lui avrete la sua falsa gentilezza, se vi ribellate scoprirete il suo lato oscuro: sfrutterà tutti i vostri punti deboli per ricattarvi.
Come avrete notato l’Harvey Dent sopravvive solo se aggrappato a qualcuno. È un po’ come il Voldemort dei primi Harry Potter: ha bisogno di te per andare avanti, è una persona estremamente sola, contornata solo da chi non si fida più di lui. Senza qualcuno a cui aggrapparsi il nostro caro Harvey Dent non ha né modo di manipolare, né modo di approfittarsi della tua gentilezza. Non è nessuno. Questa consapevolezza ti farà sentire più sicuro di te e saprai come aiutare un Due Facce non appena si avvicina: fagli capire che la fiducia delle persone è la cosa più bella e che il doppio gioco alla fine si scopre sempre!

Chi sono i dissatori, identificali e smontali
È uno che ha sempre le armi dell’odio dispiegate, è la zizzania fatta persona e quando passa lui, così per magia, si diffonde la piaga dell’odio.
I dissatori sono dei veri e propri sterminatori d’odio. È come se il loro corpo e la loro mente siano imbevuti di rabbia da tirar fuori in ogni momento, senza un vero e proprio motivo. Come fare a riconoscerli? Beh, ogni volta che parlano non fanno altro che sputare cattiverie su chiunque, creando screzi tra amici e portandosi dietro un mantello di malumore che si diffonde a macchia d’olio. In qualche modo, l’arrivo dei dissatori può essere paragonato all’arrivo dei dissennatori: tutto diventa gelido e le povere vittime sanno che all’orizzonte non c’è nulla di buono. Da buon sterminatore di felicità, il dissatore esce di scena trionfante, senza curarsi di ciò che ha appena causato e delle conseguenze derivate dal suo odio.
I dissatori hanno una brutta influenza su chi sta intorno a loro. È un po’ come l’effetto dell’anello sul povero e piccolo Frodo. Anche la persona più buona del mondo, se si trova nei pressi di un dissatore, potrebbe essere colpita dalla sua cattiveria o potrebbe esserne influenzata. Ma secondo voi perché il dissatore è così? Perché il suo odio si fonda su una base molto fitta d’ignoranza! La miglior tattica per smontare questi bulli, infatti, è proprio ignorarli. La vostra non curanza vi farà da scudo contro le sue cattiverie e il povero dissatore, senza terra su cui seminare, si smonterà da solo!

fonte ScuolaZoo.com


 


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