1 febbraio 2020

Giornata della Memoria 2020



La nostra scuola non vuole dimenticare, per questo, in occasione della Giornata della Memoria, ha organizzato diverse iniziative

SCUOLA PRIMARIA

I bambini delle classi Quarte e Quinte hanno incontrato l'A.N.P.I. che, dopo alcuni cenni storici del contesto temporale, hanno presentato, anche con contributi video, la figura della Senatrice Liliana Segre attraverso i momenti della sua vita: da bambina con l’espulsione da scuola per le leggi razziali del tempo e il ritorno a casa dopo 3 anni di campo di concentramento, fino all'elezione a Senatrice a vita della Repubblica Italiana del 2018 "per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale".

Sono intervenuti:
Simone Colombo (Presidente sezione A.N.P.I. Vaprio d’Adda) 
Veruska Manenti (Segretario sezione A.N.P.I. Vaprio d’Adda, area didattica)
Gianbattista Manenti (socio sezione A.N.P.I. Vaprio d’Adda)



Grazie all'ANPI che ha incontrato i nostri ragazzi della scuola e che aiuta le nuove generazioni a portare avanti la memoria. Oggi i ragazzi hanno riflettuto sull'importanza della libertà di ogni essere umano. 
Maestra Maria Luisa Osio

Io oggi ho provato tante cose, diverse emozioni...
Ho sentito i miei bambini parlare di nazismo, campi di sterminio, viaggi della morte. Li ho visti grandi ... dentro.    
Mi sono sentita in colpa per averli sempre considerati piccoli e da proteggere, invece no, ha ragione Simone: non si è mai troppo piccoli o troppo grandi, per conoscere le cose.
Oggi l'ANPI mi ha dato la possibilità di entrare in relazione con loro in un modo diverso, più profondo, più vero. Mi sono concessa di farmi vedere emozionata quando gli ho raccontato che il mio nonno ha avuto la stessa grande fortuna di tornare a casa da quel campo, ma non ha avuto la forza di raccontare ciò che ha visto, provato, sofferto. Per la troppa sofferenza.
Oggi li ho sentiti parlare di partigiani,  parlavano dell' ANPI, degli eroi.
Così, ora, cresco anch'io e posso affrontare con loro altri discorsi.
Grazie di cuore.
Maestra Gloria Ronchi

  


 SCUOLA SECONDARIA 



UN NODO PER RICORDARE

IL NODO HA ASSUNTO NELLE DIVERSE EPOCHE E CULTURE SIGNIFICATI DIVERSI.
PER COMPRENDERE MEGLIO L'IMPORTANZA DI QUESTO SIMBOLO, OCCORRE RICORDARE COME LA VITA DELL'UOMO ABBIA INIZIO DA QUEL NODO ALL'OMBELICO CHE SEPARA LA MADRE DAL FIGLIO RENDENDOLO INDIVIDUO ATTRAVERSO IL DONO DELLA LIBERTÀ.

IL NOSTRO ALLESTIMENTO VUOLE RICORDARE LA TRAGEDIA DELL'OLOCAUSTO ALLARGANDO QUELLA MACCHIA DI SANGUE AI GENOCIDI DEL NOVECENTO.

NELL'ANGOLO UNA FIGURA NERA, CHE RICORDA UN UOMO, GIACE A TERRA LEGATO DA UN FILO CHE SI STRINGE IN UN NODO: È IL SIMBOLO DI UN LEGAME COSTRITTIVO CHE LIMITA E CONDIZIONA LA LIBERTÀ.
IL SUO CORPO PRESENTA DEGLI ANNODAMENTI, UNO PER OGNI GENOCIDIO, LA MUTILAZIONE DI QUELL'UOMO TESTIMONIA IL BISOGNO DI ESSERE CUSTODI DI MEMORIA.

A FARE DA CORNICE UNA SERIE DI NODI CHE EVOCANO QUELL’ARTIFICIO MNEMONICO DI ANNODARE IL FAZZOLETTO PER RENDERE VISIBILE IL PENSIERO.

IN UN ANGOLO UN MUCCHIO DI STRACCI, RICORDANO QUEI CUMULI TRISTEMENTE NOTI, CHE TRASFORMEREMO, ATTRAVERSO IL NODO, IN UNA FUNE.

QUI IL NODO ASSUMERÀ IL VALORE DI UNIONE, DI VINCOLO SPONTANEO FRUTTO DELL'ADESIONE A UN PENSIERO. UN PUNTO DI INCONTRO TRA ELEMENTI DIVERSI TRA LORO CHE TROVANO NEL LEGAME L'ARMONIA.

CUORI E ROSE CAMPEGGIANO SUL TAPPETO NERO, PER MANTENERE VIVA QUELL’ILLUSIONE CHE LA BELLEZZA E L'AMORE SALVERANNO IL MONDO.

NOI ABBIAMO VOLUTO TRASFORMARE QUEL NODO, SIMBOLO DI PRIVAZIONE DELLA LIBERTÀ, IN STRUMENTO PER NON DIMENTICARE LE VITTIME INNOCENTI. UN NODO CHE RICERCA NELL’UNIONE LA FORZA E L'INTENSITÀ DI QUELLA VOCE PORTATRICE DI MEMORIA.

IL NOSTRO ALLESTIMENTO È FRUTTO DEL LAVORO E DELL'IMPEGNO DEI NOSTRI RAGAZZI E DELLA GENTILE COLLABORAZIONE DEI DOCENTI.


Prof.ssa Carlotta Mori



 Inquadra il QRCODE, potrai visionare la campagna di sensibilizzazione realizzata dai ragazzi delle classi terze

 


“Ogni cosa è illuminata
… ho riflesso molte volte sulla nostra rigida ricerca.
Mi ha dimostrato che ogni cosa è illuminata dalla luce del passato.
E' sempre al nostro lato, all'interno, che guarda fuori. Come dici tu, alla rovescia …"


La serata cineforum che si è tenuta a scuola ci ha regalato intense emozioni, a partire dal lavoro esposto nell’atrio, allestito dai ragazzi in collaborazione con i docenti, che vuole aiutare a non dimenticare i genocidi del passato…che tanto passato poi non è; tramite le letture dei ragazzi che si sono impegnati nel trasmettere ai presenti tutta la drammaticità contenuta nelle storie che stavano raccontando e per finire con la visione del film. Un film particolare che vede nella riflessione la sua parola chiave.  Ri-flessione in senso stretto piegarsi all’indietro, tornare indietro su quello che è già accaduto. Ed è solo tornando indietro, ricordando il passato per evitarne gli errori che si può sperare in un miglioramento del futuro.

 
Grazie ai ragazzi, ai docenti e a chi crede nel loro lavoro.

Giovanna Mariani


La serata è stata moderata dalle Prof.sse Ornella d'Amato e Carlotta Mori.


Prossimamente è previsto un nuovo appuntamento cineforum a tema "Diversità"

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