Al Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di Vaprio d’Adda
Al Consiglio d’Istituto di Vaprio d’Adda
Al comitato genitori di Pozzo d’Adda
Al comitato genitori di Vaprio d’Adda
A tutti i genitori della Scuola dell’Infanzia
Noi insegnanti della Scuola dell’Infanzia di Bettola di Pozzo d’Adda, in seguito agli avvenimenti inerenti la chiusura dell’anno scolastico 2011-2012, con la presente riteniamo opportuno chiarire quanto segue.
Nel mese di Settembre 2011 è stata consegnata ai genitori una circolare che comunicava la chiusura della Scuola al 29 Giugno 2012; purtroppo non è stato segnalato in seguito l’errore riportato: in realtà il Consiglio d’Istituto non aveva deliberato tale data ma la decisione era stata lasciata in sospeso. Nel mese di Febbraio, in seguito all’approvazione del Collegio Docenti, il CdI ha deliberato ufficialmente la chiusura della scuola al 20 Giugno, completando così il Calendario Scolastico.
In base alla legge sull’Autonomia Scolastica questa procedura, e quindi la relativa delibera, sono perfettamente regolari e assolutamente legittime.
I sette giorni lavorativi di servizio delle insegnanti, a scuola senza la presenza di bambini, sono stati richiesti per motivazioni ben precise e non “perché le insegnanti non hanno voglia di lavorare”; cosa fanno le insegnanti se i bambini a scuola non ci sono? I suddetti giorni sono necessari per l’adempimento delle procedure di fine anno ( riordino materiale delle sezioni, chiusura delle classi, ordini del materiale didattico, compilazione dei documenti curricolari e personali degli alunni, stesura delle verifiche dei progetti e della programmazione didattica svolta, incontri con le insegnanti della Scuola Primaria per il passaggio dei bambini e la formazione delle classi prime, Collegio Docenti…) e quelle di avvio per il successivo Anno Scolastico (verifica del progetto “Open Day” e formazione delle nuove sezioni, prima stesura della traccia di programmazione annuale, preparazione delle attività per i l’accoglienza dei bambini nei primi giorni di scuola…).
“Qualità della scuola” significa anche poter svolgere tutte le attività extracurricolari sopraesposte che in genere, a fine anno, richiedono ben più delle regolari ore di servizio e nessuna di noi si è mai rifiutata di fare la sua parte in tutta dedizione.
Noi abbiamo sempre creduto nella qualità della scuola e per questo abbiamo sempre cercato di offrire un percorso educativo-didattico vario e completo, con tutta la nostra attenzione, professionalità e competenza, con la disponibilità, appunto, a non misurare le ore dedicate oltre il nostro orario di servizio.
Siamo molto amareggiate e deluse nel costatare come alcuni genitori non abbiano saputo apprezzare e rispettare, come era stato in passato, le richieste che abbiamo avanzato in funzione del percorso educativo e formativo dei bambini.
Noi crediamo che la Scuola dell’Infanzia non possa essere ridotta solamente a un SERVIZIO DI BABYSITTERAGGIO ma sia SCUOLA a tutti gli effetti; come tale non ha la funzione (e tantomeno l’obbligo) di rispondere a tutte le molteplici necessità organizzative di ciascuna famiglia, né di sopperire a quello che è specificamente un compito e ruolo genitoriale. Ci rendiamo conto delle difficoltà logistiche e lavorative ma siamo convinte che con un’opportuna organizzazione e la creazione di una “rete” di collaborazione sia possibile venire incontro a tutte le esigenze, senza penalizzare la qualità dell’offerta formativa.
Va da sé che la presenza dei bambini a scuola è inconciliabile con la garanzia di qualità e lo svolgimento di tutti gli impegni di fine anno; le insegnanti faranno il possibile ma non si potrà pretendere i miracoli.
Se possiamo permetterci una puntualizzazione comunichiamo:
· di aver verificato la non validità delle firme raccolte per rimettere in discussione la delibera di calendario scolastico, in quanto non corredate da un numero di documento d’identità valido.
· Di ritenere scorretta la proposta di revisione di una Delibera del Consiglio d’Istituto in base ad una presunta raccolta di firme non adeguatamente verificata. Il Consiglio d’Istituto, come qualsiasi organo ufficiale, non può fare due delibere sullo stesso argomento. Eventualmente la procedura per annullare una precedente delibera richiederebbe un ricorso al TAR.
· L’assurdità della nuova votazione nel mancato rispetto dei presupposti precedenti.
Riteniamo inoltre che si sia creato un precedente non irrilevante che non salvaguarda l’autorevolezza di questo Organo Ufficiale.
Se di irregolarità si vuol parlare, forse sarebbe il caso di verificare queste ultime osservazioni.
A chi conosce ancora e crede nei valori educativi, a chi ha ancora voglia, tempo ed energia per combattere contro una mentalità che rischia di asservire la scuola alla società dell’efficientismo, strumentalizzandola e trasformandola in un baby parking a tempo pieno, con la speranza che il valore della scuola pubblica venga difeso e salvaguardato dall’interesse economico e logistico, rivolgiamo il nostro invito a impegnarsi per la ricerca e la difesa di un ritmo di vita umano e rispettoso del bambino e della salute del nucleo famigliare, anche e soprattutto facendo sentire la propria voce a chi ha il potere ed il dovere di sostenere con misure adeguate il vero ben-essere della famiglia e della persona.
Cordialmente
Le insegnanti della Scuola dell’Infanzia di Bettola
Gentilissime Insegnanti della scuola dell’infanzia di Bettola,
facciamo seguito alla vostra lettera del 24 aprile ultimo scorso con la quale chiarite a noi, al Dirigente Scolastico, al Consiglio di Istituto e al Comitato genitori di Vaprio la vostra posizione riguardo la data di chiusura dell’anno scolastico 2011/2012, per fare chiarezza anche sulla nostra posizione e soprattutto su quella delle rappresentanti di classe direttamente coinvolte, che come compito principale hanno quello di farsi portavoce di tutte le famiglie.
Come bene illustrate voi, tutto è partito da un errore, supponiamo della segreteria, peraltro mai corretto ufficialmente, che ha innescato un meccanismo organizzativo che si è rivelato per le famiglie, errato ed inutile.
Oltre alla questione prettamente di principio (quando si sbaglia, quanto meno ci si chiarisce e si chiede scusa) il Comitato genitori, attraverso la Commissione dell’Infanzia, si è sentito in dovere di supportare le famiglie coinvolte verificando la possibilità, con l’Amministrazione Comunale, di organizzare una settimana alternativa a pagamento che coprisse il periodo incriminato.
In concomitanza alla nostra richiesta, da Vaprio ci hanno contattato per informarci che, come Comitato genitori, si stava facendo una raccolta firme per far riesaminare la decisione di riportare la chiusura al 20 giugno.
Ovviamente fa parte dei nostri compiti avvisare i genitori e verificare con loro l’utilità di questa iniziativa parallela ma correlata.
La nostra raccolta firme, quindi, aveva solo lo scopo di conoscere esattamente l’effettiva necessità delle famiglie e non quello di remare contro al lavoro delle insegnanti, per altro mai messo in discussione.
La situazione, effettivamente, ha preso una piega a favore dell’apertura che neanche noi ci aspettavamo, ma non ci sentiamo, per questo, di prenderci né meriti, né colpe.
Ci spiace che il vostro rammarico sia dovuto soprattutto a quella, che definite, una mancanza di stima per voi e per il vostro operato da parte dei genitori.
Noi crediamo fortemente nell’importanza del vostro lavoro sia questo didattico che programmatico ed proprio per quest’ultimo che ci stupiamo che ci siano da ridiscutere, ogni anno, spazi e tempistiche con il Consiglio d’Istituto e non venga invece istituzionalizzato come meriterebbe.
Con affetto
Comitato Genitori di Pozzo d'Adda
1 commento:
Questa vuole essere una breve riflessione rivolta a tutti: insegnanti della scuola dell’infanzia, genitori e Comitato genitori.
Siamo i genitori di una bambina che frequenta il primo anno della scuola primaria e di una bimba che inizierà a settembre il primo anno di scuola materna e possiamo dire di conoscere bene la realtà della scuola nel nostro Comune.
Proprio per questo vogliamo rendere nota la nostra opinione.
Tenendo conto che tutto questo è stato generato da un malinteso (un errore nella pubblicazione del calendario scolastico) a nostro parere si sarebbe potuto arrivare ad un incontro chiarificatore tra insegnanti e genitori, dove entrambe le parti avrebbero potuto esporre le proprie ragioni, evitando in tal modo il sistema della raccolta firme, forse troppo impersonale e fonte, come in questo caso, di incomprensioni.
Essendo entrambi lavoratori, comprendiamo appieno le difficoltà di quei genitori che durante le varie festività (Natale, Pasqua, periodo estivo) devono lasciare i propri figli a Baby-sitter o nonni, senza poter provvedere personalmente.
È chiaro dall’altra parte, come scrivono le insegnanti, che la scuola non ricopre questo ruolo. Pertanto non crediamo che siano questi cinque giorni di scuola in meno a fare la differenza….
È certamente più importante partecipare attivamente alla vita scolastica dei propri figli (spesso le riunioni di classe della scuola materna non vantavano grande partecipazione da parte dei genitori….), sottolineando l’impegno di quei genitori che, ciascuno nel proprio piccolo, contribuiscono al buon funzionamento della nostra SCUOLA PUBBLICA, troppo spesso e a torto considerata di SERIE B!!!
Ringraziando il Comitato Genitori che ci ha dato la possibilità di esprimere la nostra opinione, auspichiamo per il futuro una maggior collaborazione tra insegnanti e genitori.
Andrea Gollinucci e Serena Margutti
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