in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne
i nostri ragazzi della scuola secondaria hanno voluto condividere il loro sostegno
“RIFIORIRE” è
il titolo dell'allestimento realizzato da tutti i ragazzi della Scuola
Secondaria di Pozzo d'Adda in occasione della Giornata internazionale contro la
violenza sulle donne.
Anche quest’anno la Scuola ha voluto onorare la
ricorrenza che è stata istituita il 17 dicembre 1999 dall'Assemblea generale
delle Nazioni Unite con l’obiettivo di informare, sensibilizzare e prevenire un
problema che rappresenta ad oggi una triste ferita nella società.
La violenza di genere è una realtà talvolta invisibile
che viene alla luce quando essa assume la forma della tragedia, ma che è
presente in modo strisciante quotidianamente.
La Scuola sente di essere parte attiva e vuole farsi
portavoce di una coscienza civica andando nelle aule e lavorando con gli alunni,
educando le nuove generazioni al rispetto e alla valorizzazione delle
differenze e della parità di genere. La Scuola vuole contribuire a realizzare
una reale inclusione per valorizzare le individualità ed educare i ragazzi al
valore positivo delle differenze e alla cultura del rispetto.
Per comprendere l'allestimento è necessario fornire
alcune informazioni.
Il fiore che
abbiamo utilizzato è la margherita che nel linguaggio dei fiori evoca: Candore,
Innocenza, Grazia, Bontà, ma dice anche “Ci penserò “.
Nel Medioevo era usanza che le dame riconoscessero in
pubblico di essere amate concedendo al loro cavaliere il privilegio di ornare
lo scudo con due margherite, se invece i fiori venivano usati per ornare il
capo, questi rappresentava il dubbio nei confronti dello spasimante: “Io ci
penserò “.
Altra usanza medioevale attribuita a Margherita di
Provenza, era legata alle facoltà profetiche in amore, era infatti diventato
comune sfogliarla dicendo ad ogni petalo “M’ama non m'ama".
Il gioco si dimostra però poco affidabile ed ingannevole perché
le margherite hanno solitamente un numero di petali appartenente alla serie di
Fibonacci precisamente nell'intervallo 13, 21, 34, ne consegue che due volte su
tre il responso finale sarà m'ama.
Altro elemento presente è la gabbia che rappresenta la prigione fisica e psicologica che priva
la donna della libertà.
Il nostro lavoro si presenta come una cascata di margherite (l’illusione
causata dal falso amore, l’innocenza rubata) che incornicia una gabbia con
all’interno una margherita bianca sporca di rosso (la libertà negata e la
violenza), sul pavimento una grande margherita che ha numerosi petali che recitano non m'ama in diverse lingue (la presa
di coscienza che la costrizione non è amore), il tutto impreziosito da scarpe
rosse che onorano nomi femminili (simbolo riconoscibile della Giornata mondiale contro la violenza donne).
L’allestimento si chiude con uno spazio ornato da vasi di margherite (omaggio floreale ai
nobili pensieri) dove poter scrivere parole, messaggi, poesie per accompagnare
i ragazzi alla riflessione.
In una settimana il nostro allestimento ha preso forma grazie
al lavoro dei ragazzi e dei docenti che hanno contribuito affrontando la
tematica ed accompagnando le classi a lasciare un segno sul muro.
Professoressa
Carlotta Mori
Nessun commento:
Posta un commento